Competenze trasversali nella Pubblica Amministrazione
Componente essenziale di un viaggio verso la realizzazione del Valore Pubblico
Oggi parliamo di Valore Pubblico generato dalle Amministrazioni, e lo facciamo partendo da una citazione del nuovo decreto adottato il 28 giugno u.s. sulle competenze trasversali del personale di qualifica non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni:
“I requisiti di ruolo non possono, infatti, più limitarsi all’insieme delle conoscenze e delle competenze tecnico-specialistiche necessarie per svolgere specifici compiti lavorativi (il “cosa” deve essere fatto), al contrario devono considerare anche le dimensioni comportamentali di carattere trasversale, riferite cioè al “come” svolgere il lavoro in modo efficace.”
Proprio su questo si concentra il framework proposto dal decreto, con tanto di indicatori comportamentali per misurare ciascuna competenza descritta! Ma attenzione, nel viaggio verso gli obiettivi della Pubblica Amministrazione, le competenze trasversali rappresentano il mezzo non il fine, e ora è importante concretizzare tracciando la rotta che porta alla creazione di Valore Pubblico.
Da dove partire?
Dall’avere chiari i processi che compongono la macchina organizzativa.
Questo primo step è essenziale per quattro motivi.
- Mette al centro l’Utente interno ed esterno per il quale il processo esiste e su cui deve essere pensato, agito e migliorato.
- Abilita una vista trasversale a tutti gli attori coinvolti nel processo, aiutando ad abbattere i silos che tendono a crearsi se ci si limita alle micro-attività.
- Permette di leggere tutto il resto degli elementi dell’Ente (procedure, sistemi informativi, ruoli, ecc.) in funzione dell’obiettivo finale al quale contribuiscono.
- Getta le basi per la creazione di strumenti di misura che ci dicono non solo se abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati, ma anche cosa ha funzionato o no lungo il percorso.
Chiarito il punto di partenza, il viaggio può proseguire con l’attuazione del modello di competenze trasversali, che saranno saldamente ancorate a ruoli, a loro volta ancorati ai processi, che puntano a generare output per alimentare il Valore Pubblico.
Come fare?
Definendo livelli attesi per ciascuna competenza, rilevando i gap e lavorando sullo sviluppo delle persone con azioni mirate.
È così che possiamo cogliere l’opportunità offerta dal nuovo decreto, e puntare al miglioramento continuo della Pubblica Amministrazione. Se stavamo aspettando il momento buono per agire beh…è arrivato!
Luca Fazi