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A.C.U.M.E.N. | C = Collaborazione

Smart working e ACUMEN: C come Collaborazione fattiva.

Se lo Smart Working ci ha fatto capire che è l’occasione per cambiare i processi per tenerlo connesso alla trasformazione digitale e dei servizi, questo non può prescindere dalla trasformazione delle modalità collaborative e renderle innovative.

Il lavoro ubiquo richiede e permette meccanismi di collaborazione nuovi; da un lato le tecniche da apprendere per mantenere lo stesso livello di efficacia nella comunicazione e collaborazione digitale, dall’altro nuove opportunità derivante dal network interno ed esterno da attivare.

Qui i pilastri della collaborazione:

  • Trasformare la cultura e premiare chi condivide, chi comunica, chi collabora e non chi coltiva il proprio «orticello». Utilizzare, ad esempio, sistemi di performance management che considerano obiettivi di team, anche attraverso un’azione di rinforzo da parte degli stessi manager nell’attivazione di relazioni con nuovi interlocutori e condivisione delle proprie conoscenze e competenze
  • Attivare tutte le risorse dell’ecosistema, clienti inclusi, per affrontare insieme le sfide del futuro, anche collaborando nell’erogazione dei servizi
  • Sfruttare il digitale per fare «in un altro modo», «meglio», «di più», collaborando e condividendo digitalmente in team e tra team
  • Creare nuove modalità di interazione tra persone per la riduzione dei silos e dare valore allo scambio di informazioni e all’interfunzionalità.

Un esempio di attivazione di collaborazione fattiva è quello con il Comune di Bologna attraverso il progetto WOL (Working Out Loud). Un percorso di 12 settimane che ha coinvolto 30 dipendenti di cinque gruppi trasversali dell’Ente, dove “lavorare ad alta voce” ha fatto davvero la differenza.

Per maggiori informazioni, contatta direttamente:

Samanta Gubellini

Mobile +39 3385347880

e-mail:  s.gubellini@scsconsulting.it

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