Gli #OsservatoriAziendali come strumento di ricerca e di business, come risorsa cui attingere per la produzione di contenuti aziendali.
Qual è lo scenario generale in cui operano le aziende con gli Osservatori? Qual è l’esperienza in Italia?
Ne hanno parlato il 5 aprile nella tavola rotonda moderata da Giampaolo Colletti – giornalista de il Sole 24 ore – Fernando Vacarini – Direttore Changes Unipol, Liliana Cavatorta – Responsabile Osservatorio Reputational & Emerging Risk, Fiammetta Fabris – AD UniSalute S.p.A, Marco Lanzoni – Responsabile mercato Finance SCS all’interno di International Journalism Festival di Perugia, sponsorizzato dal Gruppo Unipol per il secondo anno consecutivo.
Oltre agli ottimi spunti di riflessione sul tema, sono stati presentati i risultati dell’indagine condotta da SCS dal titolo “Storytelling aziendale: il contributo degli osservatori”.
L’indagine è stata condotta su un campione di 80 imprese italiane, di cui 40 appartenenti all’indice borsistico FSTE MIB e altre 40 appartenenti al ranking MBRES non già presenti nel FTSE MIB, attraverso fonti pubbliche (web).
I dati emersi sono interessanti:
- Il 20% delle aziende analizzate comunica anche attraverso gli Osservatori
- Dei 55 Osservatori realizzati nel periodo 2016-2019, il 60% sono stati realizzati direttamente dalle aziende e nell’84% prodotti con ricorrenza annuale
- Le aziende che producono Osservatori godono di maggiore fiducia dal pubblico di riferimento
- La potenzialità di tale strumento di comunicazione in termini di fiducia e reputazione non è ancora del tutto sfruttata, poiché i canali di diffusione utilizzati ad oggi sono prevalentemente rivolti a un target specialistico.