Perché è necessario ripensare a una nuova Learning Experience
L’esperienza di apprendimento è cambiata e oggi è difficile pensare di ritornare alla classica formazione fatta da otto ore in aula, ma è bene chiedersi: da cosa dipende questo cambiamento? È tutto dovuto all’impatto della pandemia nel mondo del lavoro?
In pandemia ci siamo dovuti tutti adattare e trovare delle soluzioni quick win per non bloccare le attività ma a distanza di due anni è necessario smettere di adattarsi e trovare nuovi modi di pensare ai percorsi formativi da offrire ai dipendenti che vadano aldilà della trasposizione in digitale (certo, con nuovi strumenti e modalità di ingaggio delle persone) delle aule fisiche.
Tra telecamere spente, connessioni instabili, mail e chat che non possono essere ignorate, diciamocelo: la formazione così non funziona. O meglio: dobbiamo trovare una modalità per formare le persone che sia più efficace delle aule digitali da 4, 5 o 6 ore.
E per farlo è necessario partire dal presupposto che mettere la persona al centro e ideare dei percorsi formativi che vadano incontro ai bisogni delle persone è fondamentale.
E come comprendere i bisogni delle persone? Innanzitutto, essendo consapevoli che i “vecchi” discenti sono diventati dei “Modern Learner” (consigliamo ad esempio il libro di Crystal Kadakia e Lisa Owens “Designing for Modern Learning: Beyond ADDIE and SAM”), che sono accumunati da queste caratteristiche:
- Preferiscono l’esperienza alla teoria
- Apprezzano la fruizione di contenuti formativi sotto forma di pillole per la semplicità e l’immediatezza dei contenuti
- Vogliono avere accesso a molteplici risorse formative e non dipendere dall’aula formativa
- Non sono solo dei «consumatori di conoscenza» ma sono anche dei «knowledge prosumer», richiedono pertanto una partecipazione attiva all’apprendimento
I Modern Learner preferiscono quindi costruire e organizzare da sé il proprio percorso di apprendimento, ancorandolo alla propria attività quotidiana, seguendo le proprie curiosità, passioni e interessi.
Il singolo può assumere quindi un ruolo proattivo non solo nel proprio percorso di crescita, ma anche nel modellare le attività e i compiti da svolgere in modo da adattarli alle proprie caratteristiche e attitudini personali.
Disegnare una Learning Experience che metta il Modern Learner al centro vuol dire dare una guida che permetta a ciascuno di comprendere su quali competenze intraprendere un percorso formativo (che coniughi obiettivi personali con obiettivi aziendali), quali risorse formative possono essere un supporto e che sia in grado di aiutare la persona a liberare tutto il suo potenziale e le risorse personali che permetteranno di mettere a fattor comune del team quanto appreso.