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Il cigno verde

La Banca dei regolamenti internazionali (BIS) – l’istituzione regolatoria di supporto per le banche centrali mondiali e per il Financial Stability Board, ha pubblicato lo scorso 20 gennaio il report intitolato “Cigno verde. Cambiamenti climatici e stabilità del sistema finanziario: quale ruolo per banche centrali, regolatori e supervisori”.

Con tale report viene lanciato l’allarme che i cambiamenti climatici potrebbero scatenare “eventi potenzialmente estremamente distruttivi dal punto di vista finanziario” capaci di innescare la prossima crisi finanziaria globale.

Un nuovo cigno si staglia all’orizzonte e porta con sé i semi della prossima crisi finanziaria sistemica, che potrebbe essere più potente e difficile da gestire delle crisi sin qui affrontate a livello globale.

Non sarà più un cigno nero (come nel celebre libro “Black Swan” di Nassim Nicholas Taleb sulla crisi dei mutui subprime), ma verde e sarà causato dai cambiamenti climatici.

Il rapporto pone in evidenza il potenziale impatto dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici come fonte d’instabilità finanziaria e dei prezzi, l’impossibilità di utilizzo dei metodi di valutazione del rischio legati alla storicità degli eventi backward looking e le difficoltà di analisi e quantificazione di tali rischi a causa dell’imprevedibilità connessa ai fenomeni naturali, sociali ed economici in continuo riassetto, nonché per le complesse dinamiche degli effetti a catena.

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